Recensione | Twice – doppio gioco di Carmen Weiz

Recensione Twice - doppio gioco - Carmen Weiz

Buongiorno lettori e lettrici, ecco a voi la recensione del romanzo Twice – Doppio gioco di Carmen Weiz, terzo volume della serie Swiss Angels.
Una storia intrigante, a tratti dolorosa e carica di suspense che mi ha colpito fin nel profondo.

È un romanzo emozionante, adatto a chi ama le storie complicate e ricche di suspense. L’ho letto con piacere, anche nelle parti più difficili da affrontare, perché è proprio questo lo scopo: suscitare emozioni forti in chi legge, aprire gli occhi su realtà che troppo spesso ignoriamo, o fingiamo di non vedere e puntare una luce su situazioni che talvolta sembrano normali, ma non lo sono per niente.

Twice: Doppio gioco di Carmen Weiz

Recensione | Twice – doppio gioco di Carmen Weiz

Titolo: Twice: Doppio gioco
Autrice: Carmen Weiz
Editore: Edizioni Quest
Data di uscita: 30/09/2022
Genere: Thriller Romance, Contemporary romance
Serie: Swiss Angels Vol. 3
Pagine: 458
Prezzo Ebook: 2,69€
Prezzo Cartaceo: 12,90€
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Trama

Si dice che le apparenze ingannino… Lo sa bene Sven che, dopo aver vissuto di stenti come un senzatetto quando era solo un ragazzino, ha avuto la fortuna di essere adottato dalla famiglia Engel.

Sven, ormai adulto, lavora come agente presso l’unità di élite Skorpion, una delle più importanti forze della polizia di Zurigo. Grazie al suo passato, il suo comandante lo coinvolge in un’indagine come agente infiltrato per smascherare un’organizzazione criminale che traffica stupefacenti all’Università di Zurigo.

Il principale sospettato è William Thompson, il figlio di uno dei più importanti avvocati della Svizzera, e Sven, insieme al collega, l’agente Andre Lehmann, sarà incaricato di fare luce su questo intricato caso.

Sven sa quali siano i pericoli, è consapevole di cosa significhi essere considerato un emarginato, però non sa cosa accadrà quando, nel corso dell’indagine, si sentirà sempre più attratto da Teresa, la fidanzata del principale sospettato, l’unica ragazza su cui non avrebbe mai dovuto posare gli occhi. Il desiderio di Sven nei suoi confronti cresce sempre di più, in un turbinio di passione proibita che non ha mai sperimentato e non osa nominare.

Se qualcuno è destinato a te, Non sarà mai di nessun altro…

Tra luci e ombre, verità e bugie, Carmen Weiz torna con il terzo libro della serie Swiss Angels raccontandoci la storia di due ragazzi costretti a diventare adulti troppo in fretta e di un amore impossibile che sembra andare oltre le barriere imposte dalla società.

Un Contemporary Romance con un forte tocco di suspance, una storia mozzafiato di lacrime, coraggio e dell’abbandono a un sentimento che può essere tanto meraviglioso quanto crudele: l’amore. Sven:

Lo sapevo meglio di chiunque altro. Niente sarebbe dovuto venire prima del lavoro. Soprattutto la donna del nemico. Quella storia sarebbe potuta finire in un solo modo: male… molto male.

Questo libro può essere letto singolarmente ma, per entrare meglio nella storia della famiglia Engel, si consiglia di leggere anche i precedenti volumi della serie, intitolati: La mia anima da custodire e In nome dell’amore.

Attenzione: contiene alcune descrizioni particolarmente intense, pertanto la lettura non è consigliata a un pubblico sensibile.

Recensione

Il libro si apre con una stupenda dedica a tutte le donne in qualche modo vittime della loro vita.

Mi ha fatto piacere ritrovare gli Engel e sono felice di aver conosciuto un altro dei ragazzi adottati da Marion e Andrew: Sven, un poliziotto dal passato difficile, che non vede l’ora di svolgere la sua prima missione sotto copertura.

Per gli Engel, niente era all’altezza dell’importanza di accettare noi stessi e ciò che eravamo come essere umani, senza considerare il nostro passato, ma tenendo lo sguardo puntato solo verso il futuro.

Gli Engel sono una coppia che negli anni ha accolto numerosi ragazzi e ragazze rimasti soli, dando loro una casa, amore e una seconda possibilità.

Li avevamo già conosciuti nei due romanzi precedenti della serie:  La mia anima da custodire e In nome dell’amore,  se non li avete letti vi consiglio di recuperarli perché sono entrambi molto belli.

Il titolo Twice – Doppio gioco è interessante: e secondo me se ne capisce il vero significato solo nella seconda parte del romanzo.

«Che sia pioggia o diluvio, prima o poi dovrà smettere e il sole tornerà a splendere ancora una volta.»

Personaggi

Sven / Theo

Sven / Theo Twice - Doppio gioco Carmen Weiz

Sven è un poliziotto di quasi 25 anni, appassionato di origami, a cui è stato affidato un incarico sotto copertura presso l’Università di Zurigo, con l’obiettivo di fermare un traffico di droga nel campus.

Per gran parte del romanzo la sua identità sarà quella di Theo Fremden, soprannominato Mister T, uno studente con l’aria da duro, appassionato di motociclette, sempre in sella alla sua Harley nera e con una fidanzata di nome Anne, che in realtà è Sophie Nowack, un agente sotto copertura molto in gamba, quasi un mito per lui, con cui però non va molto d’accordo.

Ha un passato difficile, segnato da abbandono e violenza; ha vissuto allo sbando fino a 15 anni, poi ha incontrato Marion e da quel giorno la sua vita è cambiata.

Avevo sempre pensato che la vita fosse la migliore delle insegnanti, nonostante la maggior parte degli esseri umani, incluso il sottoscritto, poteva essere considerato un allievo piuttosto cocciuto.

Ho adorato questo personaggio: è umano, amorevole e generoso, un ragazzo di cui ti puoi fidare.

La vita l’ha reso una persona molto concreta e pragmatica, diffidente verso gli altri e molto selettivo nelle persone da far entrare nel suo cuore, teme che questa missione possa riportare a galla ricordi di un passato che ha faticosamente cercato di dimenticare.

Conosce Teresa in questa missione sotto copertura, lei è la fidanzata del sospettato principale nella loro indagine.

Il suo interesse nei confronti della ragazza all’inizio è puramente lavorativo: deve entrare in confidenza con lei per lavoro, ma poi le cose si complicano un bel po’: aveva letto la sua storia nei dossier della polizia, ma dopo averla conosciuta si lascia coinvolgere dalla situazione e fa di tutto per aiutarla ad uscirne.

Ogni foglio di carta piegato con cura, era una piccola scheggia che veniva asportata dalla mia anima ferita.

Non vi dico di più per non togliervi il piacere di scoprire le vicende che accadono tra loro due, ma credetemi è una storia che merita di essere letta.

Teresa

Teresa Twice - Doppio gioco Carmen Weiz

Sembravo un’ombra… lo spettro di una ragazza che si limitava semplicemente a esistere, senza ricordarsi nemmeno più chi fosse.

È una ragazza normale, con una vita semplice, impegnativa, ma serena, con una famiglia che la ama e per la quale farebbe di tutto.

Frequenta la facoltà di architettura all’università di Zurigo e per mantenersi lavora in una caffetteria e da ripetizioni.

Vive con William, il suo fidanzato, un ragazzo inglese di buona famiglia che all’apparenza è tutto ciò che una ragazza potrebbe desiderare.

La realtà è che dopo i primi tempi lui cambia e ora Teresa si ritrova a vivere in una casa enorme, sempre piena di estranei e con feste tutti i giorni, che non le permettono nemmeno di riposare decentemente.

È esausta e vorrebbe andarsene, ma non può permetterselo perché dalle sue scelte dipende il futuro della sua famiglia, rimasta in Moldavia, che ha bisogno del suo aiuto economico.

Avevo ragione a credere di essere soltanto un giocattolo nelle sue mani, tuttavia piuttosto che liberarsi di me perché aveva perso l’interesse, era rimasto a smembrare i pezzi, trasformando la mia vita non in qualcosa di difficile ma di terrificante.

Teresa non ha altra scelta che vivere con William, ma la sua vita non è come se l’era immaginata; all’inizio lui era un ragazzo gentile, premuroso, affettuoso, pieno di attenzioni, le ha anche offerto un posto in cui vivere nel momento in cui lei dovette lasciare la stanza in cui abitava.

Dopo un po’ di tempo però si è rivelato un ragazzo possessivo, prepotente, che la tratta alla stregua di una serva. Pian piano capisce che loro relazione è una sorta di accordo in cui lei avrà il suo aiuto solo finché lui resta il suo fidanzato e lei rispetterà le sue condizioni, tra cui vivere in una casa sempre piena di gente sconosciuta, dover pulire il caos degli altri e non avere più pace.

Del ragazzo amorevole che aveva conosciuto e di cui si era innamorata non è rimasto nulla.

Teresa ha un bel carattere forte, è dolce e timida, ma non sottomessa, ha una dignità e si ritrova suo malgrado a dover sottostare a tutto questo; resiste, per amore della sua famiglia, ma ormai è infelice e la ragazza solare e spensierata che era quando ha incontrato William è sparita.

C’era qualcosa nell’atteggiamento di quella ragazza che mi ricordava me stesso quando ero un ragazzino. Non soltanto in quel frangente, ma anche quando l’avevo vista al lavoro o a lezione. Sembrava sempre sulle spine, stressata a livelli altissimi, pronta a scattare se ce ne fosse stato il bisogno.

Riuscirà a ritrovare sé stessa e la sua gioia di vivere?

Lascio a voi la possibilità di scoprirlo.

William

William Twice - Doppio gioco Carmen Weiz

William è il personaggio che ho odiato di più in questa storia: è tutto ciò che un uomo, un compagno, non dovrebbe essere.

È convinto di amare Teresa, ma purtroppo non sa nemmeno cosa sia l’amore, conosce solo il possesso e quella che ha nei confronti della ragazza è solo un’ossessione.

Ha una mente brillante, è bravissimo a programmare ogni mossa per portare la vita nella direzione che vuole e da quando ha conosciuto Teresa il suo obiettivo è tenerla legata a sé, a qualunque costo.

I suoi difetti sono maggiori dei pregi: è egoista, maschilista, possessivo, fa uso di alcol e droga in maniera spropositata ed è anche immischiato in un giro di affari loschi.

Di tutto questo a Teresa mostra solo la facciata: quella del bel ragazzo inglese, ricco di famiglia che la ama e la venera come una principessa. Lei ci metterà un po’ a rendersi conto di cosa si nasconde dietro questa maschera e quando comincia a capirlo le crolla il mondo addosso perché non sa come fare a uscirne.

William è un personaggio studiato e costruito alla perfezione. Cresciuto in una famiglia inglese molto ricca gli è stata impartita un’educazione profondamente maschilista, in cui la donna è considerata il sesso debole e il suo ruolo è relegato a quello di madre, senza desideri o ambizioni.

«Resto del fermo parere che gli uomini dovrebbero imparare soltanto dal sesso forte, ovviamente, e non dalle donne inutili.»

Cosa ci avrà visto in lui Teresa?

Ciò che lui le ha fatto credere: William è scaltro e un abile manipolatore, che sa sfruttare a proprio vantaggio i sentimenti e le debolezze altrui, qui ci sarebbe davvero tanto da dire, ma vi lascio scoprire la bassezza di questo personaggio durante la lettura del romanzo.

Twice - Doppio gioco Carmen Weiz

Struttura

Twice – doppio gioco è un romanzo magnetico, in cui il lieto fine non è per niente scontato e io non riuscivo a staccarmi dalla lettura perché i colpi di scena e il susseguirsi degli avvenimenti tenevano il livello di suspense sempre molto alto.

Come tanti romanzi di Carmen Weiz anche questo è ambientato in Svizzera, ma a differenza di altri che ho letto in passato, l’ambientazione principale non è uno dei caratteristici paesini svizzeri, bensì la città di Zurigo, anche se non mancano alcuni scorci sui paesaggi tipici.

Le descrizioni dei luoghi sono molto curate, sembra quasi di essere lì con i personaggi ad ammirare quei posti stupendi.

Il genio spagnolo, come era stato soprannominato, era riuscito a fare in modo che la solidità delle pareti di pietra dell’esterno cedessero il posto, in modo a dir poco eclatante, a una costruzione leggera in acciaio, legno e vetro, che si distingueva una volta entrati nell’atrio interno.

Biblioteca dell'università di Zurigo

Biblioteca dell’università di Zurigo

Ho apprezzato molto ogni aspetto di questo romanzo, soprattutto la cura con cui sono delineate le personalità dei protagonisti e la loro caratterizzazione, sia dal punto di vista fisico che psicologico.

Le informazioni sui personaggi vengono date a poco a poco e le vicende della loro vita passata si scoprono procedendo nella lettura.

Le emozioni vengono raccontate in modo toccante e arrivano al lettore con una forza incredibile.

Con una lentezza estrema, voltai la testa da una parte e, mentre le prime gocce di dolore liquido scendevano verso il cuscino, restai a osservare i raggi del sole che descrivevano un arco dorato quando attraversavano gli infissi della finestra

Il romanzo è raccontato al passato, in prima persona.

L’autrice ha voluto trattare il tema della violenza psicologica e per farlo ha scelto di usare due punti di vista: quello della vittima, la protagonista e quello di Sven/Theo, che vede questa ragazza spegnersi giorno dopo giorno e vorrebbe aiutarla a uscirne.

È importante l’uso del doppio punto di vista perché tante donne potrebbero rivedersi in Teresa, rendersi conto che pensano e agiscono come lei, rivedere nei comportamenti di William quelli dei propri mariti, compagni o amanti e cominciare ad aprire gli occhi su relazioni tossiche che in realtà sono solo delle gabbie dorate.

Mi sentivo schiacciata sotto il peso delle parole non dette, non sopportavo più di vivere soltanto di ricordi.

Conoscevo già la potenza della penna di questa autrice e con questo romanzo mi ha stupito ancora una volta: il suo stile è unico, in questo romanzo unisce amore e azione in un mix pazzesco!

I capitoli sono abbastanza lunghi e ricchi di avvenimenti.

La componente poliziesca di questo romance è intrigante e con colpi di scena che lasciano a bocca aperta.

Lo scorrere del tempo è lineare e ci sono solo alcuni flashback dei protagonisti che raccontano avvenimenti del loro passato.

Il lessico è curato e la scelta del registro linguistico è coerente col contesto, Carmen è molto abile nell’uso delle parole e si vede che c’è dietro un grande lavoro sul testo.

Qualche svista nell’uso dei verbi è comprensibile data la lunghezza del testo e non mi ha disturbato più di tanto nella lettura.

L’autrice tratta temi importanti e forti con una consapevolezza e delicatezza uniche.

Racconta la storia di una relazione molto tossica dove troviamo violenza psicologica ed economica, dipendenza affettiva, abuso di droghe e alcol a cui si aggiunge una notevole dose di maschilismo.

Queste tematiche sono affrontate in maniera approfondita, non banale, in modo da permettere al lettore di prenderne coscienza.

È pazzesco come la disperazione può far restare le persone in posti a cui probabilmente non appartengono più.

Lo consiglio a tutti coloro che desiderano leggere un romanzo che non ha nulla della classica storia d’amore.

È un romance perché la componente amorosa è presente in maniera importante, ma è solo una parte di una trama più intricata e complessa in cui l’amore s’intreccia con la paura e il mistero.

Ringrazio l’autrice per avermi fornito la copia ARC e Ely del blog Respiro di libri per l’impegno e la bravura con cui gestisce i review party.

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Autrice: Carmen Weiz

Carmen Weiz nacque negli anni ’70 in Brasile, da madre tedesca e padre italiano. Si laureò in Architettura nella città di São Paulo. Per oltre dieci anni visse in Italia, e da oltre quindici vive in Svizzera. Incentivata dalla madre, diventò una grande lettrice. La passione per i libri e la multiculturalità la ispirarono a diventare una scrittrice.

Social media autrice

Sito ufficiale: https://www.carmen-weiz.com/

Facebook: https://www.facebook.com/carmenweiz.books/

Instagram: Https://www.instagram.com/carmen.weiz

Goodreads: https://www.goodreads.com/author/show/17943407.Carmen_Weiz

Booktrailer YouTube: https://youtu.be/y9ibwvhXks8

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