Recensione | Amabile inferno di Eleonora Fasolino

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Buongiorno lettori e lettrici,
ecco a voi la recensione del romanzo Amabile inferno di Eleonora Fasolino, edito Milena Edizioni, un libro bellissimo che parla di amore, di amicizie e di come le nostre scelte condizionino il futuro delle persone vicine a noi.

È un forbidden romance perché racconta l’amore tra Melania e Manfredi, lei è una studentessa all’ultimo anno di liceo classico, lui il suo professore di lettere, nonché prete.

In questo romanzo non c’è nulla di immorale o sporco, la loro storia, benché non sia socialmente accettabile, è bella, pulita, dolce e romantica.

Sono due anime che si sono incontrate e non hanno saputo resistere perché, semplicemente, si amano.

La mia opinione su questo libro è che sia perfetto, sotto tutti i punti di vista.

Amabile inferno di Eleonora Fasolino

Recensione | Amabile inferno di Eleonora Fasolino

Titolo: Amabile inferno
Autrice: Eleonora Fasolino
Editore: Officina Milena
Data di uscita: 01/02/2021
Genere: Romance contemporaneo / Forbidden romance
Collana: Milena in love
Pagine: 354
Prezzo Ebook: 3,99€
Prezzo Cartaceo: 16,00€
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Trama

“Roma, Anno del Signore esamidimaturità.
Melania Santacroce ha diciotto anni, un gusto eccentrico in fatto di vestiti e i capelli tinti di viola. Afferma di portare una terza scarsa di seno più per ottimismo che per amore della realtà e, quando non si allontana dal mondo per comporre poesie distratte, si interroga sull’efficacia delle taglie dei jeans, su Lord Byron e sulla dubbia puntualità dei mezzi di trasporto capitolini.
 
Sebbene alta e non proprio esile, a volte teme di risultare impercettibile, ma a salvarla dalla banalità del quotidiano sono le uscite al vetriolo che di tanto in tanto ama diffondere con nonchalance.
Non è proprio sicura di credere in Dio, ma frequenta una scuola privata di stampo cattolico.
Non ama tradurre il greco, ma si accinge ad affrontare l’ultimo anno di liceo classico.
Non si è mai innamorata, ma alla fine è arrivato Manfredi Vergara: suo professore e uomo impegnato in una relazione complicata con Dio.
 
Perché Manfredi è un prete.
 
E Melania, che non ha mai assaporato la tentazione, si trasformerà in quella più pericolosa per un uomo che non appartiene nemmeno a se stesso.
O forse nel suo amabile inferno.”

Recensione Amabile Inferno di Eleonora Fasolino

Non avrebbe mai pensato di chiedere perdono a Dio per la felicità.

Ho letto Amabile inferno più volte da quando è uscita la prima versione, autopubblicata e l’ho riletto con molto piacere in questa nuova veste.

Ogni volta è sempre una lettura emozionante e le piccole modifiche della nuova edizione hanno reso un libro stupendo un vero capolavoro.

È un romanzo che parla direttamente alle nostre anime, tra queste pagine troviamo pensieri e riflessioni che ciascuno di noi potrebbe avere.

Personalmente, mi sono rivista molto in Melania, ho ritrovato in lei molte delle mie insicurezze.

Amabile inferno racconta la storia di un amore proibito, bellissima, perché, nonostante i protagonisti vivano una relazione clandestina, non c’è nulla di sbagliato nei sentimenti che provano l’uno per l’altra.

La trama è unica, non racconta solo la relazione tra Melania e Manfredi, tra queste pagine troviamo anche un’altra storia, quella che lega Manfredi, Fabrizio e Virginia.

Un’amicizia nata tra i banchi di scuola e sopravvissuta a tutto, alle scelte sbagliate, ai segreti, al dolore e alle cose non dette.

Leggendo le vicende di Fabrizio e Virginia, soprannominati Il Dandy e la Lady, non si può fare a meno di commuoversi più volte, la loro storia, unita a quella di Manfredi, è molto toccante.

Non voglio spoilerarvi nulla, ma credetemi, merita di essere letta.

Il libro è ambientato a Roma, nell’anno in cui Melania deve prendere la maturità e Manfredi è il suo nuovo professore di Italiano, Latino e Greco.

L’autrice è molto brava a descrivere i luoghi e l’ambientazione è suggestiva, Eleonora riesce a rendere magico anche l’autunno romano.

l’autunno: una promessa di gelo che si sarebbe compiuta ai primi accenni del cambio di stagione, calde macchie di colore che tingevano le strade, il cielo ametista striato di bianco e di rosso, sottili strati di ghiaccio sui parabrezza delle automobili parcheggiate lungo i marciapiedi, e pensò che fosse bello, l’autunno di Roma, anche un autunno freddo come quello.

Le vicende sono raccontate, al passato, da un narratore esterno che dà voce, di volta in volta, ai pensieri dei personaggi, in un modo così chiaro e nitido che talvolta sembra di essere nella loro testa e ciò permette di immedesimarsi a pieno nelle situazioni

Lo stile di Eleonora è unico, elegante e raffinato, quasi poetico.

Le parole sono scelte con cura e usate con maestria per trasmettere al lettore tutte le emozioni dei protagonisti.

Il ritmo è molto scorrevole, la relazione tra Manfredi e Melania nasce in poco tempo, ma poi si evolve gradualmente e a tutti gli avvenimenti viene dato il giusto spazio.

Sono presenti svariati flashback in cui possiamo apprendere la storia che lega Manfredi, Virginia, Fabrizio, Eric e Daphne.

Una particolarità sono i titoli dei capitoli, tutti molto evocativi.

I dialoghi sono molto interessanti, spesso sono conversazioni anche lunghe tra i personaggi e alcuni discorsi sono molto interessanti.

Melania ha sempre la battuta pronta è divertente e sarcastica, ma anche molto matura e dai discorsi che fa si capisce che è una persona estremamente riflessiva.

Melania rise dentro di sé: aveva dato il suo primo bacio. E lo aveva dato a Manfredi. «Comunque devo darti ragione» riprese lui, la voce arrochita. «È probabile che ti abbasserò i voti.» «Non importa» ribatté lei, mentre cercava di recuperare fiato. «Se mi va bene, prima o poi mi abbasserai anche le mutande.»

Manfredi è un bravo ascoltatore, il suo essere prete a volte si manifesta nelle risposte che dà a Melania, in particolare, mi è piaciuto molto come ha affrontato le insicurezze della ragazza sul proprio fisico.

chiunque può giudicarti, ma tu non devi lasciarti influenzare, tu devi solo volere il meglio per te stessa

Dialoghi e descrizioni sono ben amalgamati e sono presenti molte riflessioni dei personaggi.

Le descrizioni sono tutte molto curate fin nei minimi dettagli, si riesce a immaginare alla perfezione il loft di Fabrizio o il salotto della casa di Melania.

I personaggi sono caratterizzati alla perfezione, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Ciascuno ha una sua identità ben definita e tratti distintivi marcati.

Melania Santacroce

Sa essere se stesso anche senza di me. So essere me stessa anche senza di lui, ma insieme ci sembra più grande. Di abitare una casa più grande.

Melania è una ragazza alta e molto carina, occhi grandi e viso grazioso, per i suoi 18 anni ha chiesto ai genitori il permesso di tingersi i capelli di viola, non per un atto di ribellione, come molti potrebbero pensare, ma perché così riesce ad esprimere meglio se stessa.

Non ha una grande autostima, non si sente bella né particolarmente intelligente e guardandosi allo specchio nota solo i difetti, come le smagliature, il seno piccolo o i fianchi generosi.

Grazie a Manfredi capirà quanto vale, imparerà ad accettarsi e ad amare le proprie imperfezioni perché sono parti di lei.

Melania è una ragazza con un’anima romantica e generosa, ama i libri, la poesia, a scuola ha spesso la testa tra le nuvole o, più probabilmente, in una delle poesie che ama scrivere.

Aveva sempre scritto poesie, spesso su situazioni o emozioni inafferrate, incompiute. Non vissute.

È molto matura per la sua età, anche se non ha ancora deciso cosa farà dopo il liceo, Manfredi è il suo primo amore e l’unica cosa che desidera è stare con lui, anche se questo vuol dire dividerlo con Dio.

Ti porto addosso, come una ferita che mente e sa d’amore. Ma tu qui non ci sei. E fa male.

Simpatica, divertente e spesso sarcastica, ha un modo tutto suo di esprimersi.

Non ama stare al centro dell’attenzione e quando capita si sente a disagio.

Quando voglio una conversazione edificante e romantica spesso parlo da sola

Ha una famiglia fantastica, due genitori molto uniti che le vogliono molto bene, a differenza dei suoi coetanei capita spesso che passi i sabati sera a casa con loro a mangiare pizza e guardare un film.

Frequenta una scuola di stampo cattolico, ma non sa se crede davvero in Dio, non è benestante come la maggior parte dei suoi compagni e si sente fuori luogo in quella scuola, ha legato solo con Francesca Severini.

Francesca, sempre così forte, con il peso del mondo addosso, nonostante in quel suo corpo così sottile la ragazza faticasse a stipare dentro l’anima grande che aveva.

Francesca è la sua unica amica, una ragazza molto brava a scuola, carina, spigliata e disinibita, ha una situazione famigliare complicata, ma con Melania è fantastica, sono molto unite, ci sono sempre l’una per l’altra nei momenti di bisogno e ognuna rispetta i segreti dell’altra.

Manfredi

Eccola lì, la vera essenza di Manfredi: l’uomo che aveva scelto Dio ma che restava fedele a se stesso, a ciò che più amava.

Manfredi ha 34 anni, è un uomo molto bello, decisamente sprecato come prete, ha sempre desiderato fare l’insegnante e ha scelto di dedicare la propria vita a Dio per rispettare una promessa molto importante.

Ha un passato doloroso ed essere prete ormai è parte di lui, ama i suoi fedeli, ascoltarli, supportarli e non desidera abbandonare la chiesa, nemmeno per amore di Melania.

Cerca di essere un buon ascoltatore anche per i suoi studenti, di capirli e di aiutarli, senza giudicare nessuno.

rispettate e lasciatevi rispettare. È un buon modo per iniziare a darsi valore.

È un personaggio molto sfaccettato e forse il più complicato di questo romanzo.

Come prete è anticonvenzionale, ha idee molto moderne, sul sesso, sull’omosessualità e sulla vita in generale.

Per Melania Manfredi è molto diverso da come nella sua mente dovrebbe essere un prete, vive da solo, ha una bella macchina, esce con gli amici e ha addirittura una ex fidanzata.

Come gli fa notare il suo grande amico Fabrizio, se l’unica sua debolezza è una ragazza di diciott’anni, consenziente e che lo ama, non è poi così grave.

In fondo, nemmeno Manfredi crede che il sesso sia un peccato.

Fabrizio e Virginia

Soprannominati il Dandy e la Lady, insieme ad Eric e Daphne, sono i migliori amici di Manfredi.

Secondo me, non si possono considerare personaggi secondari, soprattutto nella seconda parte hanno un ruolo molto importante, Fabrizio, Virginia e Manfredi formano un trio unico e spettacolare.

Fabrizio Montelieri è un campione olimpionico di scherma, un uomo bellissimo, ha una moglie, Katarina, da cui sta divorziando e un’amante, Helena Victoria Roberts, una pittrice disinibita, un personaggio molto intrigante.

Anche se negli anni ha avuto molte donne a nessuna ha dato tutto se stesso, è un uomo stupendo dal cuore grande, farebbe di tutto per le persone a cui vuole bene.

Fabrizio Montelieri era, infatti, intessuto di vanità e sfrenatezza in egual misura, e tuttavia era in grado di conservare un’umanità attenta per coloro che gli stavano a cuore

Virginia è una bella donna, molto forte, elegante, raffinata e saggia, vive a Londra ed è un avvocato molto in gamba.

Che sia limitata è uno dei rischi della felicità, Manfre. Il problema vero è stabilire se sia limitante

È stata il primo amore di Manfredi, la donna a cui ha rinunciato per diventare prete.

Con Fabrizio ha un rapporto molto particolare, fin dal liceo erano inseparabili,

Ci sarebbero molte cose da dire su di loro, ma vi svelerei troppo, preferisco lasciarvi con la curiosità di scoprire la loro storia.

E nel ferire lei, in qualche modo feriva anche lui. Parti di un intero, coscienze reciproche: il Dandy e la Lady.

 

La prima volta che lessi questo romanzo mi immedesimai molto in Melania anche nel suo amore per Manfredi, stavolta, invece, per quanto riguarda questo, mi sono sentita più in sintonia con Virginia perché credo che, in fondo, io non riuscirei a condividere il mio compagno con nessuno, nemmeno con Dio.

Se dovessi scegliere tra Manfredi e Fabrizio, ad oggi, preferirei quest’ultimo perché è unico, sia come uomo che come amico.

Considero questo libro uno dei più belli letti negli ultimi anni, penso sia perfetto sotto tutti i punti di vista.

Assolutamente consigliato a chi vuole leggere una bella storia, a tratti esplicita, scritta molto bene e con uno stile unico, secondo me può piacere anche a chi non ama il genere romance.

Dopo aver terminato Amabile inferno ci ho messo qualche giorno per scrivere questa recensione, perché volevo esprimere al meglio le emozioni e le sensazioni che mi ha suscitato questo libro e trasmetterle a voi.

Spero di esserci riuscita.

Ringrazio l’autrice e la casa editrice per la copia digitale!

 

Autrice: Eleonora Fasolino

Eleonora Fasolino è nata a Roma nel 1992.
Si è diplomata al Liceo Classico Eugenio Montale e ha conseguito la Laurea Triennale in Lingue, Culture, Letterature e Traduzione presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza. Si definisce una studentessa sbadata ma una sognatrice precisa: se sembra non ascoltarvi, infatti, è perché probabilmente sta prestando attenzione a uno dei tanti personaggi che aspetta di mettere su carta.

Ama la cucina asiatica e quella messicana, i vestiti più vintage ed eccentrici, rifugiarsi in piccoli bar per sorseggiare cioccolata calda mentre fuori piove e la Scozia.

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